Il microbiota umano, definito come la comunità di microorganismi che colonizzano il nostro corpo, è stato oggetto di crescente interesse scientifico negli ultimi decenni. Questo mondo microscopico, composto principalmente da batteri, ma anche da virus, funghi e altri microrganismi, svolge un ruolo cruciale nel mantenimento dell'omeostasi corporea, influenzando la digestione, il sistema immunitario, la nostra risposta ai farmaci e persino il nostro umore. Ma cos'è esattamente il microbiota e perché è così importante studiarlo?
Il microbiota può essere considerato come un vero e proprio "organo" aggiuntivo del nostro corpo, con una vasta gamma di funzioni come quelle metaboliche (ad esempio la sintesi di alcune vitamine e amminoacidi o la trasformazione degli acidi biliari), strutturali (come lo sviluppo dei villi intestinali e della barriera intestinale), protettive (come il contrasto alle infezioni) e molte altre ancora. La sua composizione varia notevolmente da persona a persona e può essere influenzata da diversi fattori: la dieta, lo stile di vita, l'età e persino lo stato di salute. Negli ultimi decenni, grazie all’avanzamento delle tecniche di sequenziamento e analisi del DNA e grazie alla nascita di progetti come lo Human Microbiome Project, gli scienziati hanno potuto mappare e caratterizzare il microbiota di diverse parti del corpo umano, fornendo una panoramica senza precedenti della sua biodiversità e complessità. Negli anni, sono state trovate relazioni tra la composizione del microbiota e la presenza di disturbi gastrointestinali come la sindrome dell’intestino irritabile e il morbo di Crohn, così come la scoperta del ruolo del microbiota cutaneo nella dermatite atopica e nell'acne.
Un recente studio pubblicato su Science e condotto da un team di ricercatori di Humanitas, guidati dalla prof.ssa Maria Rescigno, ha mostrato una connessione tra l'intestino e il cervello, evidenziando come la comunicazione fisiologica tra questi due organi sia fondamentale per il corretto funzionamento del cervello. Risultati che hanno importanti implicazioni per la comprensione e il trattamento di condizioni neurologiche e psichiatriche correlate all'infiammazione intestinale, come depressione e ansia. Il webinar che la prof.ssa Rescigno ha realizzato per la Fondazione Diasorin, consultabile qui, rappresenta un’utile risorsa didattica da proporre ai propri studenti per introdurre il microbiota umano, come viene studiato e perché è così importante per la nostra salute. Al link proposto è possibile visualizzare non solo la registrazione della conferenza, ma anche le slide utilizzate.
Ma perché è importante parlare di microbiota nelle scuole secondarie di secondo grado? Raccontare la scoperta del microbiota nelle scuole secondarie di secondo grado, infatti, è fondamentale per diverse ragioni. Innanzitutto, fornisce agli studenti una comprensione più approfondita del funzionamento del corpo umano e dell'importanza dei microorganismi per la nostra salute. Comprendere il microbiota, inoltre, può aiutare gli studenti a sviluppare una maggiore consapevolezza dei fattori che possono influenzarlo, come la dieta, lo stile di vita e il corretto uso di antibiotici, o a esplorare come lo stress e lo stile di vita sedentario possano alterarne l'equilibrio, contribuendo allo sviluppo di condizioni come l'obesità e le malattie cardiovascolari.
Quali risorse utilizzare per parlare di microbiota a scuola? La prestigiosa rivista scientifica Nature dedica un’intera raccolta al microbiota, intitolata “Milestones in human microbiota research” e liberamente consultabile a questo link. Tra i vari articoli divulgativi di approfondimento, tutti in lingua inglese, è possibile anche consultare una linea del tempo interattiva che mostra come le prime evidenze scientifiche associate all’esistenza del microbiota risalgano addirittura al 17° secolo. Ogni scoperta rilevante è accompagnata da una descrizione e da un articolo divulgativo scaricabile. Si va dai primi tentativi di mettere in coltura i batteri anerobici negli anni Quaranta del secolo scorso ai primi studi molecolari sul sequenziamento dei batteri isolati dalle feci umane, dalla scoperta che ognuno di noi possiede un microbiota unico alla scoperta di come il microbiota sia in grado di modulare l’attività del sistema immunitario e la nostra risposta ai farmaci.
Una lettura interessante in lingua inglese ed adatta agli studenti è l’articolo “The Human-Microbial Partnership: Even Our Brains Benefit!” pubblicato sulla rivista Frontiers for Young Minds e liberamente scaricabile dal web. L’articolo, scritto da due scienziate e revisionato da una studentessa delle scuole superiori, come tutti gli articoli presenti nella rivista in un progetto di collaborazione per rendere la scienza alla portata di tutti, esplora come il nostro organismo venga colonizzato dai microrganismi del microbiota in un rapporto di mutuo beneficio.
Sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità, invece, si trova un articolo in italiano dal titolo “Flora intestinale, microbiota e microbioma” in cui è possibile raccogliere alcune informazioni di base sulla composizione, sulle funzioni del microbiota e sui concetti di eubiosi e disbiosi, per iniziare a introdurre il concetto di microbiota in classe. Altri articoli divulgativi in italiano sono stati pubblicati sul sito della rivista scientifica Nature e affrontano temi trasversali come la capacità di batteri intestinali ed orali di trasmettersi da persona a persona (La vita sociale del microbioma di Chiara Sabelli) o gli studi di paleogenomica che ricostruiscono attraverso il microbiota i cambiamenti alimentari nelle popolazioni dell’Italia centro meridionale nel Neolitico (La rivoluzione agricola ricostruita attraverso il microbioma di Nicolò Romano). Sono tante le opportunità per parlare di microbiota a scuola: un campo affascinante che ci rivela il nostro passato fornisce informazioni importanti sulla nostra salute e come preservarla e ci mostra allo stesso tempo quanto sia in continua evoluzione la ricerca scientifica!