SCIENZA

180 anni dalla nascita di Camillo Golgi

Oggi, 7 luglio, ricade il 180esimo anno dalla nascita di Camillo Golgi, un vero e proprio innovatore nel panorama scientifico italiano e mondiale. Non a caso, infatti, vinse il premio Nobel per la fisiologia e la medicina nel 1906. Andiamo a scoprire insieme le sue scoperte più importanti! 

Laureato in medicina all’Università di Pavia, dedicò tutta la sua vita allo studio del cervello e del sistema nervoso, arrivando nel 1873 a sviluppare la reazione nera, nota anche con il nome di “colorazione cromo-argentica” o “metodo Golgi”, per l’identificazione delle cellule nervose. Camillo Golgi era riuscito a sostituire la tradizionale colorazione con il carminio con un’altra a base di cromato d’argento che permetteva di evidenziare i neuroni e le altre cellule nervose con i loro contorni e le lunghe ramificazioni. Questa scoperta aprì le porte allo studio della neuroanatomia e della neurofisiologia moderna. La nuova colorazione permise anche di osservare meglio i diversi assoni, portando alla distinzione tra neuroni motori e sensoriali, e consentì di identificare una struttura citoplasmatica costituita da tante cisterne schiacciate e impilate le une alle altre, l’Apparato Reticolare Interno o Apparato di Golgi. Oggi, grazie all’avvento della microscopia elettronica, sappiamo che questa struttura, scoperta inizialmente solo nelle cellule nervose, è in realtà presente in tutte le cellule e svolge una importante funzione nel traffico di vescicole all’interno della cellula e verso la membrana cellulare, portando i prodotti cellulari al proprio destino. Nella sua instancabile attività scientifica, Golgi si è anche dedicato allo studio della malaria, individuando le due specie di plasmodio responsabili della febbre malarica terzana e quaterna, e scoprendone il ciclo riproduttivo alla base dell’intermittenza della febbre nella malattia.  

Camillo Golgi è stato un protagonista della scienza nella seconda metà dell’Ottocento: nonostante la limitatezza degli strumenti a disposizione, compì scoperte ancora attuali e che hanno profondamente segnato settori basilari della biologia e della medicina! 

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