Il problem-based learning (o PBL) è un metodo di insegnamento che mette gli studenti al centro del processo di apprendimento: invece di seguire una lezione frontale, gli alunni affrontano problemi complessi, reali o simulati, impegnandosi attivamente in un lavoro di squadra per identificare, analizzare e risolvere casi specifici e costruire conoscenza.
Dopo aver presentato un caso-studio, spesso tratto dalla vita reale per innescare la curiosità dei partecipanti, gli studenti, suddivisi in gruppi, ricercano in prima persona risorse, risultati di studi scientifici e materiali didattici che dapprima discutono tra loro e poi presentano agli altri gruppi di lavoro, stimolando così l’autoapprendimento. Gli insegnanti, nel contesto del PBL, non espongono le soluzioni, ma agiscono come facilitatori, guidando gli studenti a porsi le domande corrette dal punto di vista scientifico. Diversi studi hanno dimostrato come il PBL favorisca lo sviluppo di competenze trasversali cruciali, come il pensiero critico, la risoluzione dei problemi, la comunicazione e la collaborazione, che sono fondamentali per l’apprendimento. Questo metodo è particolarmente efficace per apprendere contenuti scientifici complessi, poiché prevede un coinvolgimento attivo degli studenti, ma anche perché l’affrontare problemi reali consente di comprendere meglio e più a fondo un determinato fenomeno e allo stesso tempo suscita maggiore interesse e curiosità, motori cruciali dell’apprendimento.
Vuoi scoprire di più su questa metodologia? E magari usarla nelle tue lezioni in classe?
La Fondazione Diasorin promuove il workshop “Apprendimento basato sui problemi: Il caso di M.P., un bambino di 8 anni con episodi febbrili ricorrenti”, che sarà condotto dal professor Ruggero Pardi, ordinario di Patologia generale all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Durante il workshop, i docenti avranno la possibilità di comprendere come si costruisce e conduce un caso con il metodo PBL, e, dal punto di vista scientifico, consolideranno le proprie conoscenze su come si sviluppa un farmaco biotecnologico.
Il workshop, gratuito ed aperto a 20 insegnanti delle scuole che sono arrivate a sfidarsi nella Challenge finale delle sette edizioni del Concorso, rientra nel progetto Mad for Science for Teachers e si terrà online in quattro incontri da 2 ore l’uno. Gli appuntamenti sono fissati per venerdì 15 marzo, martedì 19 marzo, giovedì 21 marzo e lunedì 25 marzo 2024 dalle 16:00 alle 18:00. Per iscriversi è necessario confermare la propria adesione via e-mail alla Fondazione Diasorin. Le prenotazioni saranno accettate in ordine di arrivo fino al completamento dei 20 posti disponibili.