SCIENZA

Quando muoversi lentamente è la mossa migliore

È proprio il caso di dirlo: chi va piano, va sano e va lontano! Un noto proverbio valido anche per le comunità batteriche quando si spostano per colonizzare nuovi territori. È questo, infatti, il risultato degli studi di un team di scienziati dell’Università di Sheffield e dell’Università di Oxford pubblicato recentemente su Nature Physics: quando gruppi di batteri si spostano, la capacità di invadere un nuovo territorio è migliore se gli individui si muovono più lentamente. Questa scoperta potrebbe aiutare a comprendere meglio come i batteri si muovono nel nostro corpo durante le infezioni e capire come contrastarne la diffusione. 

Come si è arrivati a questo risultato? Gli scienziati hanno modificato geneticamente batteri appartenenti alla specie Pseudomonas aeruginosa, producendo due varianti, una veloce e una lenta, che hanno poi fatto sfidare in una vera e propria gara di velocità. Utilizzando diversi approcci, dalla genetica molecolare all’elaborazione di algoritmi e modelli matematici, hanno tracciato gli spostamenti simultanei di centinaia di migliaia di cellule batteriche e hanno misurato la capacità dei due gruppi di muoversi. Gli scienziati hanno scoperto che i batteri ingegnerizzati per muoversi individualmente più velocemente in realtà erano più lenti a colonizzare nuovi territori rispetto ai batteri modificati per muoversi più lentamente. Quando si muovono in gruppi densamente affollati, infatti, i batteri più veloci tendono a urtarsi maggiormente tra loro e a ruotare verticalmente, rimanendo bloccati. Invece, i batteri che si muovono più lentamente evitano di rimanere bloccati e generano un movimento collettivo più efficace.

Per comprendere questi fenomeni e descriverli dal punto di vista fisico, gli scienziati si sono avvalsi della teoria che fu sviluppata per studiare materiali come i cristalli liquidi. Questa ricerca getta una luce sulla migrazione dei batteri quando colonizzano nuovi territori, ma ci mostra anche che movimenti collettivi come quelli che osserviamo nel volo degli stormi o dei banchi di pesci avvengono anche a livello microscopico.

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