Il linguaggio è una delle caratteristiche che contraddistingue la nostra specie da molti altri animali. L’essere umano, infatti, è l’unico vivente in grado di creare frasi dal significato sempre nuovo, articolando e ricombinando gli stessi elementi, ovvero le parole. Oltre ad essere un tema affascinante e che tocca ognuno di noi, comprendere come si sviluppa il linguaggio umano è da tanti anni oggetto di ricerca di linguisti, biologi, neurolinguisti e neuroscienziati. Come impariamo un linguaggio? Quali aree cerebrali sono coinvolte nel processo? Ed esistono delle differenze nel modo in cui apprendiamo lingue diverse? Questi sono solo alcuni degli interrogativi che gli scienziati si sono posti e a cui hanno cercato di rispondere con le loro ricerche.
Grazie al miglioramento delle tecniche di indagine, che permettono ai neuroscienziati di esplorare come il cervello coordina la produzione, la comprensione e l’elaborazione del linguaggio, oggi è possibile analizzare nello spazio e nel tempo l’attività di specifiche aree del cervello in modo non invasivo. Ciò ha portato a comprendere in modo sempre più puntuale quali sono le regioni cerebrali coinvolte nella formulazione del linguaggio, ma anche a scoprire che il cervello umano è in grado di elaborare un linguaggio secondo regole ben precise, i cosiddetti “confini di Babele”, indipendentemente dalla lingua analizzata.
Durante il webinar “Le lingue impossibili: il cervello, le macchine e il dono dei limiti” Andrea Moro, Professore ordinario di Linguistica generale presso la Scuola Superiore Universitaria IUSS di Pavia e la Scuola Normale di Pisa, ci racconterà giovedì 30 gennaio dalle 17:00 alle 18:30 in che cosa consistono i confini di Babele e quale impatto ha avuto la loro scoperta nel campo delle neuroscienze.
La partecipazione al webinar è gratuita e aperta ai docenti di scienze, di lettere e di filosofia. Clicca qui per iscriverti al webinar, ti aspettiamo!